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Memento, uno scrittoio non tradizionale. L’esperienza di Eugenia Maria Canepone

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Memento nasce come tesi di laurea magistrale in design del prodotto e nell’arco di nemmeno un anno assiste alla sua prototipazione, partecipa alla Milano Design Week 2019 e ha aperto i rapporti di collaborazione con un’azienda. Il progetto è esteticamente compatibile con l’immagine tradizionale dello scrittoio ma con una maggiore attenzione ai materiali, ai valori storici e sensoriali. Si inserisce grazie ai suoi requisiti nell’ottica moderna della società contemporanea, nomade e multifunzionale con spazi domestici sempre più ridotti: compatto, smontabile, trasportabile, leggero. Grazie al finanziamento per il prototipo funzionante, costruito da Falegnamerie Antonacci Srl, Memento ha potuto esprimere concretamente i suoi valori ed è stato esposto durante la Milano Design Week 2019 al Fuorisalone al Milan Design Market.

Non è stato facile tradurre in un oggetto tangibile la mia idea del design, in un mondo dove sempre di più la tecnologia e il virtuale lo sovraccaricano di simboli, valori e idee. Credo in un design puro, semplice, tradizionale, ma allo stesso tempo denso di significato e di memoria: nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio assume un ruolo importante in un intero armonico ed emozionale. Partendo quindi da questo presupposto era necessario individuare una tipologia di prodotto che potesse ben incarnare il tema della memoria e dell’empatia ed è così che dopo aver analizzato e ricercato a lungo diverse tipologie di oggetti, ho scelto lo scrittoio, da sempre circondato da un’aura magica e con un’identità propria forte e ben inquadrata ma molto varia nella sua storia dal Medioevo ad oggi. Ho quindi studiato a fondo e cercato di capire quali fossero le idee alla base di ogni tipologia di scrittoio, studiandone la morfologia, i materiali, le forme, ecc. Ѐ stato un lavoro faticoso ma estremamente formativo, che mi ha portata a ricercare la soluzione migliore. Il mio scrittoio doveva incarnare il passato riallacciandolo al presente senza punti di discontinuità e focalizzandosi su quello che l’uomo può esperire attraverso il proprio corpo e non al di fuori di esso. Raccolte e riordinate le riflessioni, le idee, gli studi e le analisi approfondite, ho cominciato a mettere nero su bianco le prime bozze che mese dopo mese hanno preso corpo tramutandosi nel prodotto finale che, nel rispetto del tema scelto fin dall’inizio, ho voluto chiamare Memento.

 

Eugenia Maria Canepone (Roma, 1994) è una product designer. Ha conseguito con i massimi voti una laurea triennale in Disegno Industriale e una laurea magistrale in Product Design, presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha studiato a Nantes (FR) e a Zwolle (NL) dove ha preso parte al Caravan Design Wedstrijd arrivando tra i primi dieci finalisti ed esibendosi al WTC Expo (Leeuwarden, 2018). Il progetto è stato pubblicato sulla rivista olandese Kampeertoerit, VKT. Ha lavorato come tirocinante nello studio grafico Ginko a Roma e nell’azienda Covo Srl di Formello. Collabora ora con biancovenetoarchitetti e con il Laboratorio Saperi & Co dell’Università “La Sapienza” come ricercatrice.

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