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Condominio Monti | In the mirror with STUDIOTAMAT

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Apre a Roma, a due passi dal Colosseo e dai Fori Imperiali, Condominio Monti, il nuovo boutique hotel progettato da STUDIOTAMAT. Ideato dai giovani imprenditori Kaja Osinski e Filippo Ribacchi, alla guida di Living Roma, Condominio Monti occupa una superficie di 900 mq e si sviluppa all’interno di due edifici confinanti. Il progetto si fa portavoce del valore dell’ospitalità, pensato su misura per ogni singolo individuo, e allo stesso tempo centrale è il concetto di viaggio, inteso come esperienza da vivere sempre nuova.

STUDIOTAMAT ha curato il progetto architettonico degli interni, conservando l’impianto tradizionale della struttura; mentre tessuti, pattern ed elementi decorativi sono stati selezionati da Sabrina Guidotti, fondatrice di Bludiprussia.
Matteo Soddu di STUDIOTAMAT racconta il progetto su Livingroome.

 

 

Il progetto conserva la struttura della tradizionale casa romana, con ambienti piccoli collegati da un corridoio. Quali sono stati gli interventi di ristrutturazione che hanno interessato rispettivamente l’architettura e gli interni?
Il progetto architettonico dell’albergo non ha modificato la struttura dell’edificio, si è anzi adattato alla distribuzione degli ambienti modificandone esclusivamente la destinazione d’uso. Studiando la pianta si può immaginare la storia dell’edificio. Ci troviamo nel quartiere Monti nella zona denominata Suburra, la parte bassa del quartiere, abitata in epoca romana dalla cosiddetta plebe, fitta di lupanari (bordelli) e locande malfamate, un groviglio di vicoli addossati contro i Fori. L’attuale ingresso principale, caratterizzato da un lungo corridoio di 13 m, conserva all’esterno il rivestimento in peperino (pietra ignifuga), mentre l’accesso alle camere familiari e alla suite è identificato da un pavimento in sanpietrini. Questi due elementi già riassumono l’intero spirito del progetto: conservare il passato valorizzandolo al meglio e contestualizzandolo nel presente. Per quanto riguarda gli interni abbiamo lavorato sulla semplicità dei materiali: ferro e legno per gli arredi con inserti in Corian, tessuti come velluto e lana merino per le testiere dei letti e le coperte. I contrasti sono cromatici, dati per esempio da delle lavorazioni differenti nei rivestimenti murali. L’obiettivo è la scoperta, il toccare con mano le superfici per vivere esperienze diverse.

 

Come nasce l’idea e l’esigenza di proporre un nuovo concetto di ospitalità? In che modo Condominio Monti offre agli ospiti un’accoglienza “personalizzata”?
Condominio Monti vuole essere un hotel diverso dalle solite catene alberghiere che non hanno un vero e proprio contatto con i clienti. Il concetto di condominio si ritrova nelle piccole cose: ad esempio, nella concierge di una volta – i clienti devono riconsegnare le chiavi delle loro camere, avendo così un contatto con la reception per un consiglio o un’informazione, o nella mappa di Roma con tips sul rione Monti, per vivere al meglio la vita di quartiere, che possono personalizzare e appuntare i loro luoghi preferiti.

 

Parlateci del concetto di “esotico”, che emerge dalla progettazione degli arredi, dalla scelta cromatica e dai motivi decorativi.
ESOTICO in quanto non banalmente ispirato al lato troppo autoctono, ai dettagli del rione, alle vecchie pietre, ai colori della Roma antica, ai mattoni a vista – elementi che invece di creare un ambiente accogliente diventano folcloristici e sembrano ambientati in un fake di cartapesta che solo vagamente ricorda i meravigliosi monumenti da visitare o visitati. ESOTICO in quanto appunto diverso, che evoca anche luoghi lontani (carta negli armadi con giungla e animali esotici) o semplicemente elementi naturali (insetti o stampe foglie o creazioni di Elena Campa), decori sofisticati che strizzano l’occhio a epoche recenti di grandi e universali conquiste sociali (anni 30 reception, lampade di Servomuto) e anche oggetti che in alcuni casi non esistono più nelle case degli italiani e perciò figuriamoci degli stranieri! Anche i “simboli” ricollegabili al rione Monti, scelti per i neon dei bagni sono un modo diverso di vedere cose classiche (capitello, serpente…), rendendole contemporanee con i colori flashy dei neon. Il fil rouge che lega le scelte cromatiche è fatto di contrasti decisi sia tra i colori che tra le finiture, in particolare nelle stanze il contrasto tra l’effetto cemento cassero dei lambris dialoga con gli edifici esterni e accompagna in modo insolito le tinte scelte. Abbiamo voluto ottenere un clima cosmopolita e ricercato ma semplice, che permetta di rilassarsi e riflettere dopo il viaggio e dopo le lunghe giornate romane.

 

Come sono stati realizzati gli itinerari illustrati che accompagnano gli ospiti nel loro viaggio a Roma?
I proprietari di Condominio Monti, Kaja Osinski e Filippo Ribacchi, conoscono molto bene il quartiere vivendolo da molti anni (sono anche proprietari del boutique B&B, Salotto Monti, a pochi metri di distanza) e hanno chiesto all’illustratrice Paola Arena di realizzare sia cartoline con i monumenti più famosi di Roma che una mappa personalizzabile con 10 tips di quartiere.

 

Quanto sono importanti i concetti di “viaggio” e di “esperienza fuori dagli schemi” nel nuovo Condominio Monti?
Moltissimo, Condominio Monti è dedicato a un pubblico cosmopolita a viaggiatori che vogliono conoscere e vivere Roma e il rione da turisti ma con un tocco local.

 

Photo credits by Serena Eller Vainicher

 

Elisa Viglianese

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