Ventura Lambrate quest’anno è all’insegna del design più innovativo e tecnologico. Non è una novità: durante il Fuorisalone il distretto sostiene da sempre i nuovi talenti del design internazionale diventando un luogo cruciale per gli emergenti e per le aziende che vogliono fare talent scouting tra gli oltre 170 espositori, tra cui 25 scuole e nuovi talenti internazionali.
Nella nostra personalissima Preview, tra le scuole non si può non citare la Design Academy Eindhoven. Quest’anno i curatori Ilse Crawford e Thomas Widdershoven presentano Touch Base (Spazio lavanderia, Via Cletto Arrighi 10), una collettiva che invita i visitatori a lasciare da parte la tecnologia per avventurarsi in un’esperienza tattile attraverso oggetti definiti: dalle ceramiche alle macchine ad energia solare. Tutti gli oggetti presentati nascono da una attenta ricerca sui materiali.
Dalla Germania la Burg Giebichenstein University of Art and Design Halle che con Made in Burg (Via Ventura, 14) presenta una selezione di 20 pezzi unici, ovvero i migliori progetti di tesi degli studenti. Pezzi di design, concettuali e non, che condensano la creatività e il saper fare degli studenti.
Dalla Spagna, Alvaro Diaz Hernandez, presenta Wire collection (via Privata Oslavia, 7), collezione minimalista e concettuale ispirata dalla semplicità della linea. Oggetti di tutti i giorni da cui traspare una profonda attenzione per i dettagli: librerie strutturate ma leggere che ospitano libri, magazine e piccoli oggetti.
Dalla Polonia, Åoomi Design Studio, team formato da Patrycja Szymura, Katarzyna Sojka e Sara Makuch che propongono Homeware products (via Privata Oslavia, 1). Come si può intuire dal nome, si tratta di una limited collection di prodotti per la casa che va dai tessili alla ceramica dove gli oggetti, rigorosamente fatti a mano, giocano con texture e colori. Alta qualità manifatturiera e tradizione mescolate insieme ad uno stile minimale.
Dai Paesi Bassi, Renate Vos con Overview work including latest collection Love (via Privata Oslavia, 7) mette in mostra i suoi lavori più recenti. Renate intreccia insieme materiali diversi per dare agli oggetti una nuova vita. I suoi prodotti sono riconoscibili per il loro linguaggio semplice e chiaro e per la loro capacità di sorprendere a livello estetico.
In mezzo a tanta internazionalità che si respira nel distretto, spicca anche l’Italia, rappresentata tra i tanti da CO.Arch Studio, di Andrea Pezzoli e Giulia Urciuoli che con SM22 line (via Privata Oslavia, 7) espongono una linea di tavoli molto particolari caratterizzati da una struttura realizzata in acciaio che si sviluppa in altezza grazie alla lampada integrata che si erge sopra i tavoli laccati, donando all’insieme grande leggerezza.
NEED, When design empowers human potential è la mostra di Logotel curata da Susanna Legrenzi e Stefano Maffei con il project management di Cristina Favini, Strategist e Manager of Design di Logotel (via Ventura, 15). La mostra è una risposta alle domande “Quali sono i bisogni del futuro? Di cosa ha bisogno il futuro? Ha senso progettare e lavorare su esigenze non più attuali?”. La mostra indaga progetti e ricerche impegnati a disegnare servizi, artefatti, utilities o scenari con l’obiettivo di migliorare l’individuo, la società e l’mbiente. Tra i progetti, interessanti le sperimentazioni di Johanna Schmeer, designer e ricercatrice che vive tra Berlino e Londra: la sua Bioplastic Fantastic si ispira ai progressi nel campo delle biotecnologie e getta le basi per il cibo del futuro concependo sette diversi prodotti che, combinati, potrebbero fornire tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno per vivere.
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