Colorate. Trasparenti. Spiritose. Essenziali. In vetro, acciaio, plastica, purché non siano usa-e-getta! Fedeli compagne del tempo libero o delle nostre ore passate al lavoro. Sono le bottiglie riutilizzabili più volte, anche all’infinito. Tutte accomunate da una funzione: dissetarci in modo sostenibile. E dovremmo davvero pensarci seriamente. Noi italiani siamo consumatori voraci e compulsivi di acqua in bottiglia, i primi in Europa e secondi nel mondo solo al Messico.
Misurarsi con il design di una bottiglia non è solo un esercizio di stile. Significa rendersi consapevoli di creare un oggetto che trasforma un gesto quotidiano come quello di bere un bicchiere d’acqua in un gesto d’amore verso l’ambiente. Designer e creativi di tutto il mondo ci hanno dedicato energie ed impegno, concentrandosi non solo sul design, ma anche sul messaggio ad esso correlato.
Livingroome stavolta si è divertita a fare il giro del mondo andando a scovare brand che su una bottiglia hanno costruito un business.
Iniziamo da casa nostra con 24Bottles, brand emergente designed in Italy nato nel 2013 da un’idea sviluppata da Matteo Melotti e Giovanni Randazzo. Durante una calda estate italiana, la vista di un paesaggio rovinato da cumuli di immondizia sparsi sulla spiaggia è stata la scintilla che ha scatenato i due imprenditori: «Il problema dei rifiuti va affrontato alla radice, ben prima che un oggetto esaurisca il suo utilizzo e si trasformi in rifiuto. Il nostro obiettivo è quello di creare prodotti resistenti e il più possibile durevoli». Con la collaborazione del designer Luca D’Ambrosio, Matteo e Giovanni hanno dato vita ad una collezione di bottiglie in acciaio inossidabile 18/8 dal carattere smart e affascinante.
Design e sostenibilità in tre formati, da 250 mi, 500 ml e 1 litro, che ben si addicono ad un pubblico urbano, dinamico e alla moda, promotore dell’healthy living. I modelli a disposizione spaziano dalle bottiglie in acciaio inox, anche termiche, alle bag sportive e ai portabottiglie in cotone rigenerato e si rivolgono a chi vive all’aria aperta e pratica sport outdoor. Non a caso il brand risponde al motto “Essentials for people on the go”. Il punto di forza di 24Bottles è senza dubbio la vasta scelta cromatica e di texture che il consumatore può vagliare prima della scelta. Tutto sullo store on line.
Andiamo ora lontano con Memobottle, un brand che nasce in Australia, in una piccola città costiera a sud di Melbourne, grazie alla visione di Jesse Leeworthy e Jonathan Byrt. Cresciuti in spiaggia, fin da piccoli anche loro come Matteo e Giovanni non potevano fare a meno di notare le bottiglie di plastica trascinate a riva e nei corsi d’acqua. I due hanno deciso di esaminare la questione non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello funzionale: come la inserisci una bottiglia rotonda dentro un porta i-Pad? O dentro una borsetta da donna? Semplice: ottimizzando la forma e la funzione della bottiglia. La loro Memobottle è più simile ad un foglio di carta, disponibile in due formati: gli internazionali A5 e A6, diventando addirittura tascabili. Le bottiglie sono realizzate in plastica BPA-Free, riciclabile e per l’80% più ecologici rispetto ai loro omologhi usa-e-getta.
Negli Stati Uniti troviamo S’well, brand fondato nel 2010 da Sarah Kauss. Le S’well bottles sono realizzate con una doppia parete in acciaio inox 18/8 che mantiene le bevande fredde per 24 ore e al caldo per 12. Il diametro dell’ imboccatura è abbastanza ampio da permettere di inserire i cubetti di ghiaccio. Il brand ha anche un obbiettivo charity: il 10% delle vendite delle S’well bottle vanno alla WaterAid, organizzazione no profit che costruisce fonti d’acqua sicure e pulite per le popolazioni più povere in India e Africa.
Dopper viene dai Paesi Bassi e presenta un design particolarmente efficace che consente di utilizzare il tappo come bicchiere: un concetto ripreso dalle classiche borracce. Il plus green è dato dal fatto che grazie al sistema di certificazione Cradle to Cradle (che letteralmente vuol dire dalla culla alla culla) la bottiglia non solo è riciclabile, ma alla fine della sua vita può essere rispedita all’azienda e convergere nei materiali per la produzione di nuove bottiglie Dopper.
Retap è un brand danese, l’azienda ha base a Copenhagen. Il design semplice e funzionale è tipicamente scandinavo. Il materiale utilizzato è vetro borosilicato, molto resistente e non facile da rompere.
Ecco perché anche una bottiglia Retap si presta per essere utilizzata nel tempo libero. Il tappo è realizzato in gomma termoplastica PBA free disponibile in colori diversi. Punto di forza la Retap Sleeve, una custodia realizzata in tessuto elastico che la rende facilmente trasportabile e perfetta per le uscite in esterno.
In questo viaggio ci ha fatto davvero piacere scoprire e dare spazio a 24Bottles: un bell’esempio di made In Italy che non ha nulla da invidiare ai colleghi internazionali.
Che siano made in Italy, made in Usa o altra provenienza, tutti questi progetti sono unici nel design, ma accomunati dal medesimo obiettivo: offrire un prodotto che contrasti il degrado ambientale ed elogi gli aspetti virtuosi legati al riciclo e al riutilizzo. Non da ultimo, i progetti sono curati nei minimi dettagli: campagne di branding, immagini di lifestyle, siti web, social media management: ognuno di questi aspetti segue una immagine che non tradisce la vision dei brand.
Tutto ci fa pensare a quel naufrago, che tanto ha faticato per inviare quel messaggio in una bottiglia che conteneva una sola frase di aiuto. Oggi probabilmente cercherebbe la bottiglia il cui design descrive di più il suo stato e forse, se è vero che la forma parla insieme alla funzione, non avrebbe neanche bisogno di inserire un messaggio.
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