Per celebrare il proprio centenario aziendale, la storica impresa lombarda Giovanardi apre al pubblico i suoi spazi di produzione con una mostra inedita, nata dalla collaborazione con dieci artisti.
10×100 fabbrica d’arte contemporanea si fa portavoce di una profonda e autentica relazione tra l’azienda e alcune delle voci più interessanti della creatività contemporanea, favorendo l’ibridazione dei linguaggi e delle competenze. Selezionati dai curatori Martina Cavallarine Marco Tagliafierro, gli artisti sono stati coinvolti e inseriti in azienda tra febbraio e luglio 2019 per lavorare in stretto dialogo con i tecnici, usufruendo di tutto il know how dell’impresa per la creazione di opere d’arte. Le opere realizzate saranno esposte nel contesto stesso dove sono state concepite, accanto a macchinari moderni e a pezzi di archeologia industriale, sviluppando un inconsueto e suggestivo percorso espositivo.
Una storia tipicamente italiana di eccellenza imprenditoriale e sensibilità artistica.
Giovanardi racconta su Livingroome il progetto.
Nata a Milano come azienda artigianale di timbri, placche e inchiostri, Giovanardi compie 100 anni. Quali sono state le tappe principali della vostra storia?
Giovanardi Spa nasce a Milano nel 1919 come azienda artigianale di timbri, placche e inchiostri, specializzandosi poi nella fabbricazione di targhe in ferro smaltato. Tra gli anni Trenta e Settanta opera nel mondo della “quadranteria” per radio, bilance, televisori, elettrodomestici, macchine da scrivere e automobili, annoverando tra i clienti aziende come Irradio, Phonola, Allocchio Bacchini, Berkel, Piaggio, Santo Stefano, Fiat, Breda, Olivetti, Veglia Borletti, Magneti Marelli, Indesit, Candy, Alfa Romeo, Brionvega, Telefunken e Philips. Negli anni Ottanta, la Giovanardi diversifica le proprie lavorazioni sviluppando materiali per il retail: espositori, cartelli vetrina e oggetti promozionali per Barilla, Buitoni, Cacharel, Fiorucci, Lancetti e Hanorah.
Con l’evoluzione della comunicazione nel campo retail durante gli anni Novanta, l’azienda stringe collaborazioni con società di Parigi e Hong Kong, coopera con università, investe in risorse umane per essere in grado di offrire soluzioni sempre più sofisticate a clienti come Amplifon, Armani, Bottega Veneta, Bmw, Bulgari, Campari, Cartier, Dior, Dolce&Gabbana, Luxottica, Officine Panerai, Prada, Samsung e Tiffany, nello sviluppo e nella realizzazione di display, packaging, vetrine, totem, corner, shop in shop. Nel 2000 nasce la Giovanardi Alliance, un accordo con tre società del territorio specializzate in lavorazioni di carpenteria, falegnameria e materiale plastico che prevede sinergie e politiche comuni volte al raggiungimento di un’unica mission: offrire idee e soluzioni tecniche al servizio della comunicazione nel retail, veicolando i valori del brand attraverso esperienze sempre più emozionali.
Come si posiziona oggi l’azienda nel mondo del design, dell’arte e del packaging?
Il nostro impegno consiste nella ricerca quotidiana di soluzioni tecnico-estetiche da proporre ai grandi brand del lusso per veicolare il loro universo valoriale. Questo ci ha consentito di sviluppare un’attitudine a un ascolto attento di fronte a esigenze sempre più sofisticate nel campo del packaging e degli allestimenti, che dialogano ormai anche con i linguaggi del design e dell’arte.
In un recente passato abbiamo avuto l’opportunità di fare alcune incursioni nel mondo dell’arte realizzando prestigiose opere, fra le quali alcune commissioni da Fondazione Prada di Milano e un monumento pubblico progettato dall’artista Gianni Moretti, in memoria delle vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Un progetto diretto da Luigi Ficacci, commissionato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Lucca e Massa Carrara nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Per il futuro la Giovanardi intende proporsi quale punto di riferimento per artisti che cercano interlocutori preparati a contribuire alla realizzazione delle loro opere con spirito di ricerca e capacità nel trattare i materiali più diversi, unendo maestria artigiana e capacità produttiva industriale.
In occasione del centenario vengono aperti al pubblico gli spazi di produzione con un’iniziativa inedita. Parlateci della mostra “10×100 fabbrica dell’arte contemporanea”.
10×100 fabbrica d’arte contemporanea è un progetto espositivo inedito che nasce da un periodo di residenza di dieci artisti mid-career invitati ad attivare un profondo scambio con l’azienda per celebrarne il centenario di attività. Abbiamo voluto creare un percorso artistico negli uffici e nello stabilimento di produzione non commissionando opere agli artisti ma mettendo l’esperienza della Giovanardi al loro servizio. Il progetto, con il coordinamento scientifico di Giovanna Felluga, ha favorito l’ibridazione dei linguaggi e delle competenze proprie dell’industria e dell’arte, trasformando l’azienda in un vero e proprio laboratorio progettuale ed esecutivo che ha coinvolto tutte le aree produttive
Selezionati dai curatori Martina Cavallarin e Marco Tagliafierro, gli artisti coinvolti nel progetto sono: Alessandro Agudio, Marie Denis, Marotta & Russo, Jacopo Mazzetti, Daniele Milvio, Gianni Moretti, Riccardo Paratore, Riccardo Previdi, Michele Spanghero e Patrick Tuttofuoco.
Le opere realizzate sono esposte fino al 29 febbraio 2020 nel contesto stesso dove sono state concepite, accanto a macchinari moderni e a pezzi di archeologia industriale, sviluppando un inconsueto e suggestivo percorso espositivo. Il termine della mostra era previsto per il 30 novembre, ma considerati i 1300 visitatori che si sono recati da noi a Concorezzo, è stato deciso di prolungare il periodo fino al 29 febbraio 2020.
Al termine della mostra le opere resteranno di proprietà degli artisti, in linea con il mecenatismo che ha alimentato tutto il progetto: sostenere gli artisti attraverso la produzione dei loro lavori e tramite il dialogo tra due mondi, quello della cultura e quello dell’impresa, apparentemente lontani.
Ci parli del rapporto tra gli artisti e l’azienda.
Il dialogo tra gli artisti e la nostra area tecnica ha fatto sì che la Giovanardi sia diventata una vera e propria art factory. Tecnici, industrial designer, operai specializzati coadiuvati dai curatori e dagli stessi artisti, galvanizzati da questa esperienza, sono stati chiamati a mettersi in gioco, consapevoli che questo ambizioso progetto sia per tutti una straordinaria opportunità di crescita umana e professionale.
Poter condividere le fasi progettuali di un’opera, camminare fianco a fianco con un artista e potersi confrontare con lui, è semplicemente straordinario. Un privilegio assoluto.
E siamo certi che questo confronto si trasformi in una crescita umana e professionale per ognuno di noi, a beneficio delle future richieste da parte dei nostri committenti nel mondo del Retail.
Photo credits by Andrea Rossetti
Elisa Viglianese
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