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Casa I | In the mirror with Alessia Iacovoni e Antonio Alberto Tomao

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Gli architetti Alessia Iacovoni e Antonio Alberto Tomao presentano il progetto di ristrutturazione di Casa I, un appartamento situato in un edificio storico nel centro della città di Roma, tra il Colosseo e l’obelisco lateranense. A causa delle piccole dimensioni dell’appartamento, uno degli obiettivi del progetto era quello di utilizzare al meglio gli spazi per creare un ambiente moderno, fresco e aperto.

Per fare questo gli architetti collegano ogni stanza, dando massima permeabilità all’ambiente: l’area centrale della casa ha tre aperture, una per la cucina attuale e due (gemelli) che conducono al soggiorno e alla camera da letto. La cucina è evidenziata da una cornice di legno come una stanza indipendente collegata con l’ingresso dell’appartamento. Protagonista è il colore bianco, a cui sono accostati materiali naturali e luminosi: le camere sono dotate di pavimenti in legno di rovere mentre il mosaico realizzato con i marmi di Carrara arreda il bagno.

I due architetti, le cui formazioni spaziano dall’architettura all’interior design, dalla fotografia al restauro, con esperienze sia nazionali che internazionali, raccontano a Livingroome il progetto di Casa I.

 

 

In quale realtà si inserisce il vostro progetto?

L’appartamento si trova nel centro di Roma, all’interno del Rione Celio, in un palazzetto storico composto da otto piccoli appartamenti distribuiti su quattro livelli. L’architettura dei primi del Novecento, che caratterizza l’intero complesso, si manifesta in questo caso nella distribuzione interna degli ambienti che si presentano divisi da spesse murature portanti, con ampie finestrature su strada e soffitti alti. Abbiamo mantenuto inalterate queste caratteristiche di pregio, coniugando la qualità storica dell’edificio ai dettagli architettonici dell’appartamento.

 

Com’è suddiviso l’appartamento e quali sono i materiali utilizzati e perché?

L’obiettivo del progetto è stato quello di ampliare gli spazi esistenti, abbiamo perciò collegato i singoli ambienti cercando di ottenere la massima permeabilità. Non volevamo creare una separazione fisica tra la zona giorno e la cucina, ma ne abbiamo immaginata una che fosse allusiva, così, uno dei tre portali presenti è stato rivestito in legno di rovere, la stessa essenza utilizzata per il pavimento. La camera da letto poi, grazie alla presenza di una porta scorrevole in vetro scanalato, è l’unica stanza a mantenere un forte carattere di intimità. Nei nostri progetti preferiamo utilizzare materiali naturali, il legno di rovere attraversa tutta la casa, mentre il marmo di Carrara esalta l’ambiente del bagno con un mosaico geometrico volto a spezzare il bianco delle pareti.  Per l’arredo artigianale abbiamo scelto invece dei marmi a pasta chiara: il Carrara per il bagno, a richiamo della pavimentazione, ed il Calacatta Oro per la cucina, al fine di richiamare i toni caldi del pavimento.

 

Come sono stati realizzati gli arredi presenti? 

Affrontiamo ogni progetto come un unicum e pertanto sentiamo la necessità di non limitarci soltanto al semplice disegno degli spazi, bensì di progettare le forniture che poi questi spazi comporranno. Prima di impostare i disegni tecnici incontriamo l’artigiano che realizzerà l’opera, ci confrontiamo per l’idea generale fino ad arrivare poi a creare schemi 2d e 3d su cui lavoreremo in seguito. In questo caso abbiamo visionato le lastre di marmo per scegliere la venatura giusta, scelto i campioni di vetro scanalato per capire quale tra questi avrebbe creato l’effetto migliore e seguito passo dopo passo la costruzione in falegnameria dei mobili della cucina, del bagno e della camera da letto. Da sempre cerchiamo di spingere i nostri clienti oltre il pezzo di arredo prodotto in serie, con l’intento di far riemergere quell’artigianalità andata perduta a causa del “tutto e subito” dei tempi di oggi.

 

Parlateci del colore bianco, protagonista indiscusso dell’appartamento.

Diciamo che il bianco è il colore che consente agli elementi da noi utilizzati di poter emergere, è la tela vuota che spinge all’inizio di un qualcosa, un qualcosa che accoglie e riflette la luce. Noi cercavamo un’interpretazione dello spazio fluida, permeabile e pura; abbiamo creato un contenitore, una scatola, da riempire poi con il passare del tempo. Crediamo che le ombre e i giochi di luce netti riescano a suscitare le ispirazioni più forti ed a valorizzare i dettagli che da subito, e nel tempo, saranno inseriti in una casa da vivere.

 

Photo credits by Alessia Iacovoni

 

Elisa Viglianese

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