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Presence | In the mirror with Daan Roosegaarde

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Al Groninger Museum va in mostra Presence, un’installazione interattiva dell’artista olandese Daan Roosegaarde. <<Ottocento metri quadrati di “paesaggio da sogno”, dove sono i visitatori a creare le opere d’arte>>. Con queste parole Daan Roosegaarde racconta la sua prima grande mostra, inaugurata il 22 giugno. Presence è un’opera d’arte interattiva e luminosa che stimola i visitatori a prendere coscienza della propria presenza e dell’impatto che hanno sull’ambiente circostante. Frutto di tre anni di lavoro, la mostra si sviluppa attraverso 5 installazioni nelle quali, attraverso un atteggiamento aperto, curioso e attivo, i visitatori diventano gli autori delle opere. Un’esposizione quindi rivoluzionaria rispetto al tradizionale percorso museale. Daan Roosegaarde racconta il progetto.

 

 

 

Un’esposizione libera che stimola un atteggiamento aperto, curioso e attivo. Qual è il messaggio della mostra? Su quali aspetti chiama il pubblico a riflettere?
Presence è un’opera d’arte interattiva luminosa che stimola i visitatori a prendere coscienza della propria presenza e dell’impatto che hanno sull’ambiente circostante. Le tracce nell’opera d’arte simboleggiano l’impatto della presenza umana sulla terra. Il cambiamento climatico e il desiderio di migliorare il paesaggio sono i motivi che guidano lo studio. Ne sono esempi il progetto Smog Free, dove lo smog è trasformato in gioielli, e Gates of Light, dove le luci delle macchine che passano sono riutilizzate per illuminare la strada. Dobbiamo immaginare il futuro: come sarà? Se non possiamo immaginarlo, non ci arriveremo. Presence è una mostra che ti porta a riflettere: mette in scena il nostro rapporto con l’ambiente e l’impatto che abbiamo su di esso. <<Fai le opere d’arte e le opere d’arte ti fanno>>.

Marshall McLuhan <<There are no passengers on spaceship earth. We are all crew>>.

In che modo la tecnologia fa emergere la poesia?
Sebbene il progetto sia il risultato di ricerche tecniche e materiali innovativi, risulta estremamente intuitivo. Esistono nove diverse atmosfere da esplorare, in cui è possibile sperimentare vari cambiamenti di prospettiva: da grandi a piccoli, da solidi a mobili, dall’ombra alla luce. La “tecno-poesia”, come la chiamiamo, riguarda l’immaginazione, l’innovazione e il vedere che le emozioni sono connesse al mondo digitale. Presence è tutta una questione di interazione: è possibile tracciare linee sul pavimento con sfere futuristiche e spingere i tuoi piedi attraverso la polvere di stelle luminose. Questa interazione tra il visitatore e l’opera d’arte crea impressioni visive in costante cambiamento. La tecnologia supporta il cambiamento nel comportamento, ma inizia con l’immaginazione. Questo evidenzia l’importanza della poesia.

 

Presence propone un nuovo concept di percorso espositivo museale. Perché? Quali sono gli aspetti rivoluzionari?
Molte mostre richiedono che l’arte sia vista da lontano; Presence incoraggia l’interazione fisica. Puoi avere un impatto visibile sull’opera, rendendoti immediatamente conto del tuo impatto. Presence è un’esperienza luminosa interattiva che ha lo scopo di ricordare ai visitatori l’impatto umano sull’ambiente. Ti sentirai autorizzato ad agire diversamente?

 

 

[English]

Presence is a free exhibition that stimulates an open, curious and active attitude. What is the message of the exhibition? What aspects do visitors reflect on?
Presence is a luminous interactive artwork that evokes visitors to become aware of their own presence and impact they have on their surroundings. Your traces in the artwork symbolize the impact of human presence on earth. Climate change and a desire to improve the landscape is what drives the studio.
Take Smog Free Project, where we turn smog into jewelry, or Gates of Light, where we reuse the lights of passing cars to light up the road. We need to imagine the future: what will it look like? If we cannot imagine it, we will not get there. Presence is an exhibition that makes you reflect upon your own impact: it shows your relationship with the environment and how you can influence it. You make the artwork and the artwork makes you.

Marshall McLuhan: “There are no passengers on spaceship earth. We are all crew”.

How does technology bring out poetry?
Although presence is the result of innovative material and technical research, it comes across as highly intuitive. There are nine different atmospheres to explore, where you can experience various changes in perspective – from large and solid to small and mobile, from dark to bright. “Techno-poetry” as we call it, is about imagination, innovation and seeing that emotions are connected to the digital world. Presence is all about interaction: you can draw lines on the floor with futuristic spheres and shove your feet through luminous stardust. This interaction between the visitor and the artwork creates constant changing visual impressions. The technology supports the change in behavior, but it starts with having imagination; this brings out the poetry.


Presence proposes a new concept of museum itinerary. Why? And what are the revolutionary aspects?

Most exhibitions demand that art should be viewed from a distance; Presence encourages physical interaction. You can make a visible impact on the artwork, which makes you aware of your influence instantly. Presence is an interactive luminous experience that is meant to remind visitors of human’s impact on the environment. Will you feel empowered to act differently? 

 

Photo credits by Pim Hendriksen, Peter Tahl and Sije Kingma

 

Elisa Viglianese

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